Quali sono gli errori più comuni sui social?
Ormai (quasi) tutte le attività lo hanno capito: la presenza sui social è molto importante.
E lo è sempre di più.

Seth Godin qualche anno fa scrisse “Il marketing non è più questione di ciò che sai produrre ma della storia che sai raccontare” amplificando così l’importanza dello storytelling nella strategia di marketing.
Ma cosa succede oggi che i social sono alla portata di tutti e spesso le piccole attività creano la propria comunicazione social senza avvalersi dell’aiuto di un’agenzia?

Capita sempre più spesso di incappare in piccoli/grandi errori.
Ecco quelli più comuni:

Pensare che i “Social” siano gratis

Gli anni della comunicazione-senza-sponsorizzazioni sono passati, e da un bel po’.
Farsi trovare – e soprattutto far trovare i propri contenuti – è sempre più complicato, la visibilità organica è molto ridotta, cioè i post vengono visualizzati spontaneamente solo da una percentuale di fan davvero molto bassa mentre la maggior parte non se ne accorgerà.

E allora come fa un post organico a essere visualizzato?
Con i like ma soprattutto con i commenti e le ri-condivisioni e questo ci permette di introdurre un altro errore molto comune, ovvero

Pensare che basti pubblicare qualcosa

“Content is King” è una famosissima frase di Bill Gates che, nel lontano 1996, scrisse un articolo in cui affermava che “i contenuti sono l’oggetto su cui mi aspetto che vengano sviluppati la maggior parte dei guadagni su internet” e nel corso degli anni è diventata un vero e proprio mantra. Ma cosa significa a fine 2020 e, soprattutto, ha ancora senso?

Oggi è molto più facile creare “contenuti”, nel senso che è decisamente più alla portata di tutti anche grazie alle varie App, all’approssimativo “Istant Marketing” e ai Meme ma purtroppo senza una strategia di social media marketing che prenda in considerazione alcuni elementi fondamentali, dai competitor ai prodotti al tone of voice e molto altro.

Occorre anche comprendere la tipologia dei contenuti da pubblicare: foto o video? Grafiche personalizzate o ricondivisioni dei follower? Stories o Reels?
Una buona comunicazione social prevede anche una programmazione dei contenuti in base al calendario editoriale, anche se negli ultimi tempi questo aspetto viene gestito in modo meno rigido.

Utilizzare tutti i canali social esistenti

Spesso le aziende aprono le pagine quando un Social va di moda, è successo con Facebook, con Instagram ma anche con Twitter, Snapchat, Google+ e tutti gli altri. Adesso è il momento di TikTok.

Sfatiamo questa abitudine: non servono tutti i canali social ma occorre studiare quello (o quelli) più adatti al proprio Business dove entrare in contatto con il target di riferimento.
Il motivo è anche un altro, di tipo pratico: per ciascun social occorre creare una comunicazione adatta e coerente con il brand e con la piattaforma e questo comporta l’investimento di tanto tempo e tanto materiale.

Pubblicare lo stesso contenuto su tutti i social

è un altro errore molto grossolano che non produce risultati. Il tono di voce, la tipologia delle immagini, gli hashtag (non sono benvoluti su tutti i social), il pubblico varia a seconda delle piattaforme.

Considerare i social come la vetrina commerciale dell’attività

L’abbiamo già detto, i contenuti sono importanti e una pagina che si limita a indicare le offerte commerciali non è molto interessante per i propri follower. Perché seguire una pagina che assomiglia ad un giornalino pubblicitario? Per invogliare all’acquisto di un prodotto/servizio è meglio trovare altre modalità!

Acquistare follower o invitare tutti gli amici a mettere il like alla pagina

Il motivo è semplice, acquistare follower – o più semplicemente invitare tutti gli amici – vuol dire avere un pubblico che non nutre interesse nei confronti del prodotto/brand e che non risponderà ai vari contenuti, inoltre quando si comincerà a lavorare sulle sponsorizzazioni non sarà possibile creare i pubblici personalizzati, i lookalike, che sono altamente performanti.

Non gestire la community

Una volta selezionati gli argomenti, creati e pubblicati i contenuti occorre gestire tutte le interazioni che si sviluppano. Rispondere ai messaggi, alle varie risposte, ai tag ecc è uno degli aspetti più importanti di tutto il processo, è proprio in questo momento che si sviluppa il rapporto brand/follower e si fidelizza (o si allontana).

Hai fatto uno – o più – di questi errori? Non preoccuparti! Applica i nostri suggerimenti.
Per saperne di più, contattaci info@kaleidoscomunicazione.it