Il Safety check di Facebook nasce nel 2014 anche se, noi europei, abbiamo cominciato ad utilizzarlo con l’attentato di Parigi del 2015.

Inizialmente fu accompagnato da polemiche perché non venne applicato per i fatti di Beirut, avvenuti nello stesso periodo.

Proprio queste polemiche portarono a una definizione del servizio: Safety Check si applica nelle situazioni straordinarie e non in zone di conflitto permanente come potrebbe essere Beirut. 
Durante l’attentato di Parigi, il 13 Novembre 215, si contò un traffico di ben 4 milioni di utenti, dopodiché è stato attivato per tutte le situazioni di emergenza a partire dall’attentato nigeriano a Yola del novembre 2015.

Il servizio viene attivato da Facebook e tutti gli utenti – riconducibili per geolocalizzazione alla zona interessata – vengono invitati a informare di stare bene. 
La funzione è semplice e utile in quanto proprio durante questi eventi straordinari si assiste alla congestione della rete telefonica ed è utile anche alle Istituzioni che attivano le unità di emergenza per verificare lo stato dei connazionali.

Cosa è cambiato?
Facebook ha appena creato una sezione permanente in cui la situazione del mondo è visibile in tempo reale e si potrà verificare cosa accade nelle aree di crisi anche se non ci troviamo, fortunatamente, nella zona in questione
In futuro verrà integrato il Community Help: la funzione lanciata a inizio anno che abbina al Safety Check la possibilità di offrire o chiedere aiuto.

Informazioni https://www.facebook.com/about/safetycheck/

Safety Check, cos’è e come funziona